La Guida Frescobaldi alla Degustazione di Vini

Hai sempre desiderato imparare di più su come degustare vino oppure vuoi ospitare una degustazione a casa tua? Gli esperti di Marchesi Frescobaldi ti vengono in contro con una semplice guida per apprendere correttamente come degustare un vino. La guida illustra chiaramente tutti gli step base per degustare un vino, a partire dal sapore e l’aroma di un vino. Utilizzata in combinazione con la tabella delle temperature di servizio, questa guida a cura della nostra Livia le Divelec, enologo e brand ambassador Frescobaldi, ti offrirà tutte le risorse necessarie – compreso un glossario con i principali termini – per esprimere le sensazioni che proverai durante la degustazione. Vienici a trovare in una delle nostre tenute Toscane per goderti una degustazione in un ambiente suggestivo.

 

Primo step: Esame Visivo

Il primo aspetto dell’analisi organolettica è rappresentato dall’esame visivo e ci preannuncia informazioni che spesso vengono riconfermate dalle successive fasi olfattive e gustative. La valutazione visiva di un vino passa attraverso l’osservazione di 3 aspetti:

1. Limpidezza

2. Colore

3. Consistenza

Per valutare la limpidezza di un vino lo si deve guardare in controluce, tenendo il bicchiere inclinato di circa 45° su una superficie bianca e guardando il vino dall’alto verso il basso.

Un vino è limpido se non ci sono particelle in sospensione. In caso contrario può essere velato o abbastanza limpido.

Nel caso in cui un vino oltre a non avere particelle in sospensione ha anche una propria intensa luminosità si può definire cristallino.

 

Il colore di un vino è determinato dal contatto del mosto con le bucce, questa operazione, detta macerazione permette di ottenere vini rossi, per i vini rosati viene invece svolta una macerazione parziale. Ci sono anche altri fattori che determinano il colore del vino come la temperatura, la durata della fermentazione, il numero dei rimontaggi (attraverso pompe meccaniche si compie un vero e proprio “rimescolamento” tra la parte liquida, il mosto, e la parte solida, le bucce che formano un “cappello” in superficie).

Per i vini bianchi il colore può essere:

• Giallo verdolino

• Giallo paglierino

• Giallo dorato

• Giallo ambrato

 

Colore dei vini rosati:

• Rosa tenue

• Rosa cerasuolo

• Rosa chiaretto

 

Colore dei vini rossi:

• Rosso porpora

• Rosso rubino

• Rosso granato

• Rosso aranciato

 

Il colore di un vino ci racconta molte cose sul suo stato evolutivo. I vini bianchi giovani, per esempio, presentano gialli chiari con sfumature fredde e a volte verdi. Il giallo dorato, al contrario, indica un vino più maturo. Nel caso di un passito o di un vino liquoroso bianco il colore risulterà ambrato grazie non a una normale maturazione ma a una sovramaturazione dei grappoli sulla pianta che hanno così potuto assorbire tutto il calore del sole. Così anche per i rossi: un rosso giovane presenta colori forti, decisi, rubini con riflessi violacei. Un vino rosso più maturo tende ad assumere sfumature granato determinate dall’ossidazione. Se ci troviamo di fronte a un rosso granato con sfumature aranciate pensiamo immediatamente a un vino invecchiato a lungo.

Per valutare la consistenza del vino lo si fa ruotare nel bicchiere (tenendolo dalla base o dallo stelo). Si formeranno sulle pareti delle lacrime e archetti più o meno pronunciati e regolari. Questa operazione serve per valutare la struttura del vino e la sua consistenza.

Se le lacrime scendono velocemente e gli archetti sono ampi il vino ha scarsa consistenza, al contrario se le lacrime sono lente e regolari e gli archetti sono stretti il vino ha grande consistenza.

Un discorso a parte, come sempre, va riservato agli spumanti e agli champagne.

Qui infatti l’elemento da valutare è l’effervescenza che a sua volta è costituita dalla grana, dal numero e dalla persistenza delle bollicine. La grana delle bollicine va da grossolana a fine, il numero da scarse a numerose e la persistenza da evanescente a persistente. Nel caso di spumanti e champagne il bicchiere non deve essere ruotato in quanto non viene valutata la consistenza ma il suo perlage ovvero lo sviluppo delle catenelle di bollicine di anidride carbonica. Il perlage perfetto è quello costituito da bollicine fini, numerose e persistenti.

 

Secondo step degustazione di vini: Esame Olfattivo

L’esame olfattivo è il più complicato di tutta la degustazione perché è piuttosto difficile riuscire a riconoscere i profumi che si sprigionano da un bicchiere di vino. Per prima cosa è importante impugnare il calice dallo stelo, la mano di chi degusta deve essere il più lontana possibile dalla “boule”, ovvero la parte dove è contenuto il vino, questo per impedire a eventuali “odori o profumi” d'interferire con l’aroma.

Come svolgere l'esame olfattivo del vino:

1.Si porta il bicchiere vicino al naso e, a vino ancora fermo, si inspira profondamente, allontanando il naso dal bicchiere. Azione  che si può ripetere concedendosi una breve pausa, per non incorrere in una possibile assuefazione ai profumi.

2. Si ruota il bicchiere su sé stesso così da dare vita al famoso “imbuto” e liberare le varie sostanze aromatiche; successivamente si ripete la rotazione del bicchiere in modo più energico così da liberare le sostanze odorose meno volatili, alla scoperta di ulteriori aromi spesso più complessi.

3. Il terzo e ultimo passaggio dell’analisi si chiama esame gusto-olfattivo: dopo avere assaggiato e deglutito il vino, si espira e quindi in senso inverso si riportano alla mucosa olfattiva altri sentori che, per effetto della normale temperatura (36°-37°C) della cavità orale e per effetto di combinazioni

enzimatico-salivari, si saranno ulteriormente liberati.

 

Le Famiglie dei Profumi

 

  • Fruttati: frutti di bosco, ciliegia, prugna, fragola, amarena, ciliegia sotto spirito, mela, pera, banana, ananas, pesca, albicocca, agrumi (limone, lime, cedro, bergamotto, mandarino, pompelmo), frutta essiccata (albicocca, fico, frutta esotica), frutta secca (mandorla, nocciola, noce)
  • Floreali: acacia, biancospino, iris, ginestra, sambuco, crisantemo, rosa, viola, geranio, glicine, magnolia, mughetto, fiori d’arancio, fiori di camomilla, fiori di campo, fiori di vite, gelsomino
  • Erbacei e Vegetali: erba, foglie, fieno tagliato, mallo di noce, sottobosco, felce, peperone verde, asparagi, alghe marine, foglia di pomodoro, muschio 
  • Erbe aromatiche: salvia, anice, finocchio, alloro, origano, timo, basilico, menta, lavanda, prezzemolo
  • Speziati: pepe, chiodi di garofano, liquirizia, cannella, noce moscata, vaniglia, curry, ginepro, anice, zafferano, zenzero
  • Minerali: ardesia, ghiaia, grafite, inchiostro, pietra focaia, petrolio, polvere da sparo
  • Tostati: caffè, cacao, caramello, pane tostato, caucciù affumicato, mandorla tostata
  • Eterei: cera, ceralacca, iodio

 

Step 3: Esame Gustativo di un Vino

L’esame gustativo (assaggio) rappresenta la terza e ultima fase dell’analisi organolettica e permette di trarre delle conclusioni sul vino degustato.

 

Il gusto del vino

Il gusto del vino è dato da tre diverse famiglie di sensazioni:

• di sapore: dolcezza, acidità, sapidità, amarezza

• tattili: pseudocalorica, morbidezza, astringenza, pungenza, effetto termico, e consistenza gustativa

• retronasali o gusto-olfattive

Sensazioni di sapore

Dolcezza

La dolcezza è una sensazione di piacere, di “vellutata” rotondità che si avverte essenzialmente sulla punta della lingua e in parte sulle mucose della bocca. Quando i quantitativi di zucchero sono pochi non si può più parlare di dolcezza vera e propria ma semmai di morbidezza che è una sensazione sempre gradevolmente rotonda.

Acidità

È una sensazione avvertibile sulle zone laterali della lingua e in parte nella zona sublinguale. Questa parte della nostra lingua è particolarmente sensibile agli acidi presenti nel vino (tartarico e citrico) e la sensazione percepita è di freschezza, accompagnata da un aumento di salivazione; solo quando il tenore di acidità è eccessivo tale sensazione può diventare poco gradevole a causa della lieve irritazione che questi acidi provocano sulle mucose.

Sapidità

La sensazione di sapidità è una micro sensazione che è data soprattutto dai sali minerali comunemente riscontrabili nei vini. È una sensazione salina molto leggera, che si avverte soprattutto nelle zone laterali della lingua accompagnata da un leggero aumento della salivazione.

Amarezza

La sensazione amarognola è una microsensazione che è data prevalentemente da sostanze polifenoliche, soprattutto tannini, variabile in base al loro stato evolutivo. È una sensazione piacevolmente particolare che si avverte nella parte posteriore della lingua. Per capire alla perfezione questa sensazione basterà assaggiare un po’ di cacao puro o di polvere di caffè.

 

Sensazioni tattili

Pseudo calore

Viene percepito come una leggera sensazione di causticità. Può variare molto a seconda del vino che si degusta in quanto è strettamente legata alla concentrazione alcolica, quando l’equilibrio si sposta a favore dell’alcol la sensazione di calore è più pronunciata.

Morbidezza

Sensazione molto piacevole, che rende il vino morbido e vellutato, la si potrebbe, per esempio, descrivere facendo sciogliere in bocca un pezzetto di burro. Le sostanze responsabili della morbidezza sono, prima di tutto, la glicerina seguita da alcol etilico ed eventuali zuccheri residui.

Astringenza

L'astringenza è una sensazione di secchezza e ruvidezza che si percepisce sulla lingua ed in tutta la bocca ed è determinate dai tannini presenti nei vini rossi. Per capire bene in che modo si percepisce l’astringenza basta assaggiare un carciofo crudo.

Pungenza

Sensazione che si percepisce quando si assaggia un vino mosso, frizzante o uno spumante. È una specie di pizzicore avvertito dalla lingua causato dall’anidride carbonica che tende ad attenuare le morbidezze e ad accentuare le durezze del vino.

Effetto termico

È semplicemente la percezione della temperatura del vino.

Consistenza gustativa

È la sensazione con la quale si percepisce la struttura del vino. È legata a tutte le component solide (zuccheri, acidi fissi, polifenoli, sali minerali e glicerina) e determina il corpo del vino, generalmente più percettibile nei vini rossi.

Sensazioni retro nasali o gusto-olfattive

Le sensazioni retro nasali o gusto-olfattive riguardano l’ultima fase dell’esame gustativo perché ci riferiamo all’insieme di aromi che si percepiscono dopo aver deglutito e dopo l’espirazione attraverso il naso. Queste sensazioni danno infatti la possibilità di percepire alcuni sentori già trovati durante l’esame olfattivo ed addirittura di individuarne di nuovi. Questo accade grazie alla temperatura più elevate nella quale si trovano le sostanze dopo la deglutizione dato che le temperature più alte favoriscono la volatilizzazione delle sostanze.

L’esame gustativo di un vino valuta anche il corpo, la struttura e l’equilibrio tra le varie componenti morbide (zuccheri, alcol e glicerina) e dure (acidi, tannini, sali minerali).

Durante la fermentazione alcolica i lieviti trasformano gli zuccheri (in particolare glucosio e fruttosio) in alcol etilico. Se gli zuccheri non vengono completamente trasformati il vino risulta più o meno dolce.

L’alcol più importante e presente nel vino è l’etanolo ovvero il diretto responsabile dell’effetto pseudo calorico ed anche ciò che contribuisce a rendere il vino più morbido, più “rotondo” levigandolo dalla durezza degli acidi, dei sali e dei tannini. La glicerina (uno dei polialcoli che si formano durante la fermentazione alcolica) è la principale responsabile della morbidezza del vino.

La sensazione di freschezza di un vino è imputabile alla presenza di acidi. Quello che si trova nell’uva in Maggiore quantità è l’acido tartarico.

I tannini si trovano nei vinaccioli e nella buccia degli acini e sono quelli che fanno percepire il senso di secchezza, ruvidità ed astringenza percettibili nei vini rossi.

La sapidità di un vino è determinata dai sali minerali. I più importanti (nel vino) sono fosfati, solfati e cloruri.

 

Temperature di Servizio dei Vini

 

  • La temperatura di servizio ideale per i vini rossi è intorno ai 16-18°C.

  • La temperatura di servizio ideale per i vini bianchi è intorno ai 12°C.

  • La temperatura di servizio ideale per gli spumanti e gli champagne è intorno ai 6-8°C.



Glossario della degustazione di vini

   
   

A lunga durata o duraturo

Quando le espressioni aromatiche di un vino permangono nel palato a lungo dopo la degustazione

Acidità

Sensazione pungente causata dagli acidi nel vino.

Alcol

Un compost formato dall’azione di fermenti naturali od aggiunti al contenuto zuccheroso delle uve durante la fermentazione

Ambrato

Termine applicato ad un vino bianco il quale colore è reminiscente del bronzo luminoso e dei toni dorati dell’ambra

Botte

Qualsiasi contenitore legnoso utilizzato per invecchiamento e immagazzinamento del vino.

Botte piccola

Container di 228-255 litri, fatto in legno, tipicamente di quercia, usato nel processo di invecchiamento

Chiuso

Si definisce così un vino che non rilascia i suoi aromi e le sue espressioni gustative facilmente.

Concentrato

Utilizzato per descrivere un vino che ha profondità e ricchezza di aromi fruttati

Contenuto di zuccheri

Un termine che definisce i grammi di fruttosio e glucosio che sono presenti nelle uve, che determineranno poi la gradazione alcolica del vino

Cristallino

Descrive un vino senza particelle in sospensione, che esibisce un’intensa luminosità

D.O.C.

La denominazione italiana per i vini i quali nomi, origini delle uve, varietà delle uve e altre importanti fattori sono regolati dalla legge.

D.O.C.G.

Denominazione italiana per vini con regolamenti ancora più stringenti della D.O.C, i quali vengono sottoposti anche a test per tipicità

Decantare

Versare un vino dalla bottiglia di origine ad un secondo contenitore (decanter) per separare il liquido chiaro dai solidi ed ossigenarlo

Degustazione orizzontale

Degustazione di vini prodotti con lo stesso vitigno

Degustazione verticale

Una degustazione dello stesso vino di annate differenti

Di corpo pieno

Descrive un vino che è ricco di estratti, alcol e glicerina

Dolce

Uno dei quattro gusti basici del vino; descrive la presenza di zuccheri e glicerina residui nel vino

Dorato

Termine applicato ad un vino che si presenta in un bel colore giallo

Elegante

Descrive un ottimo vino, molto equilibrato e piacevole

Equilibrato

Quando tutti i composti del vino (frutta, acidità, tannini, botte, dolcezza) esistono in armonia.

Erbaceo

Un vino con un prominente aroma di erbe, tipico di vini prodotti con uve Cabernet e Merlot

Fine

Termine utilizzato per un vino elegante ed armonioso

Floreale

Vino che ricorda il profumo dei fiori

Fragrante

Termine utilizzato per descrivere un vino ricco e con aromi piacevoli

Fresco

Vino che presenta una piacevole acidità

Frizzante

Vino effervescente contenente diossido di carbonio

Fruttato

Un vino ricco di aromi fruttati che ne dominano il profumo ed il gusto

IGT

“Indicazione Geografica Tipica”: la designazione italiane per i vini identificati come proveniente da una area geografica specifica.

Invecchiamento

Il processo di maturazione al quale la maggioranza dei vini sono soggetti, che permette al prodotto di ammorbidirsi ed armonizzarsi

Leggero

Aggettivo che descrive vini a bassa gradazione alcolica

Limpido

Termine che si usa per definire un vino chiaro, cristallino e lucente senza particelle che lo intorbidiscano

Magnum

Una bottiglia grande contenente 1.5 litri di vino

Maturo

Un vino pienamente sviluppato e maturo

Morbido

Termine che descrive un vino soffice e rotondo, fruttato con bassa acidità e privo di tannini aggressivo

Paglierino

Vino di un colorito giallo pallido, simile a quello del fieno

Persistente

Descrive la durata del finale e retrogusto di un vino, sinonimo di duraturo

Potente

Descrive un vino ad alta gradazione alcolica, ricco in tannini e/o estratti, con sapori decisi

Ramato

Utilizzato per descrivere un vino dal colore simile al rame

Retrogusto/Fineale

Il gusto e la sensazione che il vino lascia in bocca dopo esser stato deglutito

Robusto

Descrive un vino di corpo pieno

Rotondo

Parliamo di un vino equilibrato, con tannini morbidi o maturi, e bassa acidità

Rubino

Termine che si applica al colore rosso vivace di un vino

Secco

Si definisce secco un vino prodotto specificamente per avere poca o nessuna dolcezza, dove gli zuccheri sono quasi totalmente stati fermentati

Speziato

Un vino complesso contenente soffici riflessi di pepe, cannella, menta o altre spezie

Struttura

Come un vino è costruito, la sua composizione e le sue proporzioni

Supertuscan

Descrive alcuni vini rossi toscano che non aderiscono ai tradizionali regolamenti di D.O.C. e D.O.C.G. I Supertuscan sono tendenzialmente di alta qualità, solitamente prodotti con Cabernet Sauvignon e Merlot

Tannino

Sostanze appartenenti al Gruppo dei polifenoli. Appartenenti al Gruppo delle antocianine, sono presenti nelle bucce, nei semi, e nei gambi delle uve. Sono responsabili per la sensazione di secchezza, rugosità ed astringenza.

Titolo alcolometrico

La percentuale di concentrazione dell’alcol contenuto in un determinato vino

Vellutato

Si usa per definire un vino con un sapore ricco, delicato e morbido con una consistenza sontuosa

Vendemmia tardiva

Termine che si riferisce a vini prodotti da uve raccolte verso la fine della vendemmia, quando sono molto mature e contengono perciò una maggiore percentuale di zucchero

Verdolino

Termine usato per descrivere un vino con un colore giallo o dorato, tendente al verde

Vino da tavola

Termine utilizzato per una definizione legale che indica vini per il consumo quotidiano senza particolari indicazioni e regolamenti sulla produzione. Tipicamente senza annata

Vino granato

Un vino dal colore granato tipico della pietra preziosa omonima

Vivace

Termine usato per descrivere un vino giovanile e fresco, solitamente a buona acidità

Voluminoso

Descrive un vino di corpo pieno, audace, maturo, pieno di gusto e di sapori. Vini con alta gradazione alcolica, bassi in acidità che lasciano un sapore forte e duraturo nel palato

 

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